mercoledì 27 aprile 2011

Essere Jack Frog



"Prendete due parti di Bukowski.
Poi aggiungete una parte di Quentin Tarantino in Pulp Fiction.
Uno spicchio di detective Marlowe e poi due parti de "Il grande Lebowski".
Metteteci dentro i Red Hot Chili Peppers incazzati e i Queens of the Stone Age del primo album...
Aggiungete poi il peggior Kerouac, un pizzico di Dylan Dog.. E molto alcol puro.
Una punta di Sin city giusto per gradire.
Shakerate... Shakerate forte. Ancora più forte, please.
Ora versate.
Jack Frog è di più, molto di più.
Jack Frog è l'eroe che avrei voluto trovare in ogni romanzo che ho letto"





 
Intervista musicale a Fulvio Strano Jack Frog,
 di Black Bart  PescePirata.it


N.b.: tasto destro sui link e "apri in una nuova finestra. Alzare l'audio, è una intervista musicale.

Prendo il treno per Roma, devo vedere lo Strano.

Lo Strano è Fulvio Strano un tipo davvero stravagante e dotato di una scrittura potente, americana, dissacrante, sporca e maledettamente umana. Non usa filtri lo Strano. Il suo personaggio, Jack Frog è l’avvocato più strampalato e alcolizzato che sia mai stato scritto. Non ha mezze misure, una scoreggia è una scoreggia, un rutto un rutto. Quando fa sesso, scopa. E va spesso a puttane.

L’ho finito di leggere da pochi giorni eppure continua a ronzarmi nella testa come una canzone di Tom Waits.

Mentre il treno mi porta a destinazione prendo il quaderno e scrivo qualcosa. Butto giù due righe per l’intervista che dovrò fare. Ma non mi viene niente, non ho l’ispirazione. Accendo l’Ipod mentre scarabocchio sulla pagina. Disegno un coniglio impiccato, chissà poi perché…

Poi cerco di concentrarmi sul romanzo, butto giù queste poche battute:

Prendete due parti di Bukowski.
Poi aggiungete una parte di Quentin Tarantino in Pulp Fiction.
Uno spicchio di detective Marlowe e poi due parti de "Il grande Lebowski".
Metteteci dentro i Red Hot Chili Peppers incazzati e i Queens of the Stone Age del primo album...
Aggiungete poi il peggior Kerouac, un pizzico di Dylan Dog.. E molto alcol puro.
Una punta di Sin city giusto per gradire.
Shakerate... Shakerate forte. Ancora più forte, please.
Ora versate.
Jack Frog è di più, molto di più.
Jack Frog è l'eroe che avrei voluto trovare in ogni romanzo che ho letto.


Arrivo a destinazione, fa un caldo insopportabile. Ricevo un messaggio da Anne Bonny che dice: “Abbiamo il gancio. Questa volta è roba grossa. Dieci giorni e partiamo, cazzo”.
Non capisco mai al primo giro quello che vuole dire...


Sono davanti al Bar con i tavoli all’aperto e gli ombrelloni. A Roma l’estate è cominciata da un pezzo, vedo Fulvio che già beve!

Iniziamo l’intervista.

Ciao Fulvio scusa il ritardo… quante birre ti sei fatto nell’attesa?

Una decina, avevo un po' di sete ... Finalmente c'incontriamo. E' un piacere conoscerti.

Il piacere è mio, pirata! Bello il posto… Ora però devo recuperare con le birre.
Senti, per cominciare… Ah ecco, volevo dirti che Jack Frog è un personaggio memorabile. Ho finito di leggerlo da una decina di giorni, è difficile rimpiazzarlo con un altro romanzo!
Lo sai vero che in questo modo mi stai bloccando la coda dei romanzi da leggere, ti pare bello?

Sono contento che ti sia piaciuto. Jack Frog memorabile? Non saprei, so soltanto che è venuto fuori all'improvviso. Niente di preordinato, insomma. E' un personaggio spontaneo, divertente e poetico come un rutto indomito! Più ne scrivevo più mi sorprendevo a ridere. E' questo lo spirito con cui l'ho creato. Lo so, ho creato un mostro...

Ah tu ridevi?? Ti racconto questa… Inizio il tuo romanzo una sera in cui ero abbastanza stanco. Era tardi, in casa tutti dormivano, pargoli compresi… Alla quarta facciata ho cominciato a ridere come un pazzo… Hai presente quando ti prende la ridarola? Non riuscivo a smettere… Cercavo di pensare a qualcosa di triste… Niente! Ho svegliato tutti: una notte d’inferno! Grazie eh!


Prego! Vuol dire che sono riuscito nell'intento. Per me la letteratura è anche questo. Inutile stare lì a tritarsi le palle con romanzi incomprensibili, pesanti, noiosi... Uno scrittore, il cui nome non rivelerò nemmeno sotto tortura, una volta ha detto: “Io scrivo per chi sa leggere”. Beh, io scrivo per chi non vuole leggere i suoi libri...

Mi ha colpito molto anche la scrittura. Credo sia il romanzo più “americano” dei romanzi di italiani che ho letto. Sa di Quentin Tarantino… Ma soprattutto di Sin City, quasi un fumetto… No?
E’ scritto molto bene, mai una parola di troppo, secco, efficace, tagliente, ironico. I dialoghi vanno via lisci che sembra di vedere attori recitare. Le descrizioni sono minimali. Sembra un film visto al cinema. Ti viene naturale?

Cerco di essere più semplice possibile. Per alcuni sarà sicuramente un limite, ma per me è un traguardo. Quando la gente mi dice “ho letto Jack Frog in due giorni!” per me è un gran complimento. Il fatto, poi, che abbia un taglio americano credo sia comprensibile. Leggo molto Philip Roth, Chuck Palahniuk, Burroughs, Bukowski, ho letto tutto di John Fante, persino le lettere che scriveva al suo editore e ho da poco scoperto suo figlio Dan. Il mio mondo è quello.

........... leggi il resto dell'intervista qui

Jack Frog di Fulvio Strano

1 commento:

  1. Grandi spunti per azzannare il tempo e ricavarne 'proventi', direbbe Stendhal...

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