martedì 28 settembre 2010

Un carrello della spesa speciale...


- ph. by il mio lui -

Quasi tutte le mattine da parecchi anni, percorrendo la solita strada che mi porta a lavoro, incontro un uomo barbuto, in carne, con un pancione discreto, trasandato, malconcio , cammina trascinandosi a forza..solito maglione rosso bucato e pantaloni marroni in inverno, maglietta marrone o canottiera bucata in estate (stessi pantaloni). Era sempre con un carrello della spesa colmo di cianfrusaglie, ferro,e rottami vari. L'anno scorso ho cambiato orario di lavoro anticipato di 1 ora. Cosi adesso lo vedo nei pressi de cassonetti della spazzatura, nel tentativo di recuperare l'impossibile!E lo fa con naturalezza, lentamente, oserei dire che ha un modo quasi elegante di rovistare ..questo lavoro lo ripete tutte le mattine Oggi per esempio con un coltellaccio stava smantellando un materasso,e  sembrava seguisse un criterio ben preciso...
Lo so questo accade da tutte le parti e ovunque esistono persone sole che non hanno niente E li vedi raccolti in giornali di carta, li vedi coricati su cartoni accomodati per la notte su una panchina alla stazione..
lo so, non tutti sono finiti per strada per disgrazia, forse qualcuno ha fatto qualche passo falso, lo so anzi non lo so ....ma li guardo sempre con tristezza e non posso fare a meno di chiedermi in che modo sono finiti per strada.. 
Ognuno di loro ha una storia alle spalle, ma i loro occhi non hanno niente da raccontare, i loro occhi sono spenti, assenti..senza anima. Hanno perso tutto, forse anche il loro passato non esiste più ..sparito cancellato dalla loro mente...

ciò che hanno è ciò che noi non vogliamo più...spazzatura...

Mentre scrivevo mi è venuta in mente questa poesia di Blake, la mia preferita :

"C'è un Sorriso dell'Amore,
e un Sorriso dell'Inganno,
ma c'è un Sorriso dei Sorrisi
dove i due Sorrisi si incontrano.

C'è un aggrottar la fronte per odio,
un aggrottar la fronte per disprezzo
e un aggrottar la fronte che più di tutti
tu cerchi invano di dimenticare.

Perchè è impresso nel più profondo del cuore,
è impresso dentro fino al midollo,
e nessun sorriso fu mai tale
se non quell'unico sorriso, il solo

che dalla culla alla tomba
solo una volta può essere sorriso
e la volta che viene sorriso
tutte le miserie hanno fine."

W. Blake

mercoledì 22 settembre 2010

Autunno

Adoro i colori autunnali!
Spero un giorno di poter vivere in un posto in cui affacciandomi dalla finestra potrò godere delle meraviglie della natura in autunno.
Mi sono sempre immaginata affacciata a quella finestra, con un bicchiere di vino rosso, Norah Jones in sottofondo, profumi di dolci appena sfornati... ....osservo quelle foglie danzanti cadere giù, lente seguono il ritmo della dolce musica ...Ah che pace! ..vedo lui attraversare quel viale alberato...lo aspetto ....mi vede alla finestra , mi sorride!


 - ph by L'inverno di June -


- ph by L'inverno di June -

venerdì 17 settembre 2010

Indispensabile???

L'altra mattina giunta in ufficio mi accorgo di aver dimenticato.......TATATATAN!!IL CELLULARE!!!Oh porc..... come ho fatto??? oh mamma e che faccio??Panicoooooo!!!
Ma si puo vivere cosi??
Abbiamo davvero bisogno dell'"accessorio" chiamato cellulare? Dobbiamo davvero dipendere da un'aggeggio 10x5, che suona meglio dei Led Zeppelin?
Come faceva mia madre a sapere dove mi trovavo, quando avevo 10 anni?..ero sotto casa! e quando ne avevo 16?ero ai muretti! e a 18? al pub con gli amici! Insomma si conviveva con sentimenti, quali  paura,ansia, preoccupazione e quando si rientrava dopo l'ora stabilita, trovavi tuo padre seduto al buio ad aspettarti... lui aspettava te e tu sapevi cosa aspettarti da lui....
E' incredibile come non si riesca a staccarsi da un cosino così piccolo. Come se il non rintracciarti significhi, con assoluta certezza, che qualcosa di brutto sia accaduto!!"Oh Dio cosa è successo, non rispondevi!!" Ma niente...non è successo niente!!!
Per il mio compleanno mi è stato regalato un nuovo aggeggio...non vi racconto la mia disperazione quando ho aperto il regalo ed ho scoperto di cosa si trattava.... Per capire: in questi ultimi 6-7 anni mi ha accompagnata un fedelissimo Nokia la cui unica funzione era quella di suonare e permettermi di rispondere o di chiamare ed inviare messaggi....e basta !!!! Il nuovo pacco conteneva questo coso nero venuto da marte, linea elegante, ultra piatto,touch screen, video, foto, musica, internet, gps....AHHHHHHHHH non lo vogliooooooooooooooooooooo. Che devo fare con tutta sta' roba???
E vabbè i tempi cambiano..E a dire il vero mi sono abituata velocemente al cosino, ma continuo a pensare che tutte le altre mega funzioni non mi servono...e vabbè ora vado...stacco la sveglia,mi faccio una foto, un video, connetto il gps, scarico la posta, ascolto la musica, aggiorno l'agenda e inizio la giornata!!!ihihih

  
Buona giornata a tutti.

martedì 14 settembre 2010

Quanto sei te stesso?

Quanto costa essere se stessi?
Io nel mio piccolo provo ad esserlo fino in fondo, ma ogni tanto capita di perdermi lungo la strada della spontaneità e sincerità.
Davvero le persone che ci vogliono bene, ci amano per ciò che siamo? o ci amano, forse, per l'idea che hanno di noi?Quanto poi questo corrisponde alla realtà?

- ph by L'inverno di June -

Mi sto sentendo un pò Marzullo.... Il fatto è che qualche volta ho la sensazione di non conoscermi, ...ed è terribile; come si fa a farsi capire dagli altri, se tu stesso non ti conosci abbastanza?
Mi ritrovo in situazioni in cui mi sforzo di essere gentile, cosa significa? che in fondo non lo sono? o sono solo una persona educata, che ama il quieto vivere??
Mi capita di non tollerare certe cose e certe persone con le quali purtroppo mi ritrovo a conversare; vedo uscire dalle loro bocche parole come bolle di sapone,le vedo fluttuare in aria, le seguo con gli occhi e le sento scoppiare; qualche volta queste persone, le immagino spiaccicate al muro con un'esecuzione perfetta della mossa della gru di karate kid...
Oh mamma che confusione...Anche ora che scrivo, penso a certe cose..ma poi mi censuro...
E' giusto lasciarsi andare? ma quanto è giusto? e fino a dove possiamo spingerci nell'essere sinceri?

si lo so so!tutto col giusto equilibrio...ma se non fossi una brava equilibrista? e se cadessi un pò + di qua, che di la? Vorrei essere migliore di ciò che sono ed esserlo davvero, non costruirmi un involucro di falsità..Mi viene in mente la scena del film "c'è posta per te", in cui lui si trova bloccato nell'ascensore e la ragazza in quella situazione diventa ancora + acida , ricordate? Si è vero in tutto il film si delinea facilmente l'animo egoista della ragazza, ma in quella situazione il suo involucro si rompe e lui la vede per quello che è...
Non voglio avere l'involucro ...ok sto delirando...
penso troppo, analizzo troppo...lasciamo un pò di spazio al silenzio.....

- ph by L'inverno di June -

venerdì 3 settembre 2010

PAURA DI VOLARE


Un vecchio romanzo di Erica Jong, titolava cosi: "Paura di Volare". Nel romanzo, la paura di volare della protagonista, cela e racchiude l'evidente paura di essere una donna completamente libera; lotta con se stessa e con i suoi desideri contrastanti, ha voglia di avventura, ma anche bisogno di certezze... , questa però, è un'altra storia e la paura di qualcun'altro .

Questa invece è la mia storia e la mia paura, facile da descrivere...PURO TERRORE.. PANICO..e non cela niente, se non l'evidente angoscia di stare sospesa nel vuoto dentro quell'affare di metallo chiamato aereo. Non sopporto niente dell'aereo: il decollo "uhh che bello, ti senti come le montagne russe nella fase di salita" (mi dicevano), il volo "dai poi non senti + niente, è come stare sull'autobus" l'atterraggio "ti godi un panorama mozzafiato e puf, sei già a terra". Niente di più falso per me...Tutto insostenibile, insopportabile, interminabile dolore!!!

- ph by L'inverno di June - Lampedusa 2007

Non c'è rimedio, nè consolazione!! Non sopporto i sorrisini delle hostess, perchè sanno nascondere bene il panico, e mi costringo a fissarle nell'inutile tentativo di sorprenderle in un'espressione spontanea di preoccupazione, cosi da capire se qualcosa non va..Non sopporto i vuoti d'aria, quando se ne presenta uno, per me è la fine; non sopporto le cuffiette, non posso ascoltare la musica, perchè devo stare attenta ad ogni singolo rumorino di sottofondo, riconoscerlo, identificarlo e giustificarlo e se il mio posto è sull'ala, capite bene l'impegno che devo metterci per assolvere all'arduo compito... Insomma è una vera tragedia!!! E soprattutto non capisco perchè questa paura sia esplosa all'improvviso e non so come superarla..
- ph by L'inverno di June - Lampedusa 2007

Giorno 22 ottobre, prenderò l'aereo e per la prima volta, sola...Quando ho acquistato il biglietto, vi giuro, lentamente una lacrimuccia solcava il mio viso... e so bene che fino a quel giorno, tutte le mattine mi sveglierò con quella spiacevole sensazione di quando qualcosa non va e non sai bene cosa... poi velocemente analizzerò tutte le azioni compiute e gli impegni presi e  ricorderò cosa c'è che non va...22 ottobre....
PAURA DI VOLARE!!


  
- ph by L'inverno di June -


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